Bonus Ristrutturazioni 2025: quali agevolazioni per le porte interne?

09 Gen 2025

Il 2025 potrebbe essere l’anno giusto per ristrutturare casa. Prima di avventurarsi in nuovi progetti, è saggio però dare un’occhiata all’ultima Legge di Bilancio, alla ricerca di qualche conveniente opportunità di risparmio.

A quanto ammonta il Bonus Ristrutturazione 2025? Esistono incentivi che permettano di sostituire le porte interne in detrazione o con sconto in fattura? Quali agevolazioni fiscali sono rimaste in vigore e quali contributi sono stati invece soppressi?

Prima di tutto, è bene chiarire cosa sono i bonus edilizi. Per particolari interventi edili, il Legislatore ha predisposto un incentivo economico che permette di recuperare parte delle spese sostenute direttamente dall’IRPEF effettivamente versata.

Stiamo dunque parlando di un rimborso parziale delle imposte sul reddito.

Si tratta dunque di occasioni preziose, che consentono di spendere anche la metà per lavori di manutenzione straordinaria, come ad esempio: rinnovo dell’appartamento o di parte degli edifici, sostituzione di infissi e serramenti, rifacimento di scale e rampe, installazione di ascensori, eccetera.

Di norma, quindi, la mera sostituzione delle porte da interno è considerata opera di manutenzione ordinaria, e non permetterebbe sgravi fiscali. Ma ci sono delle eccezioni importanti.

Vediamo ora nello specifico a chi e in quali casi spettano tali eccezioni.

 

Bonus Ristrutturazioni 2025 al 50%

Il Bonus Ristrutturazione 2025 – un tempo noto come Bonus Casa – spetta a chi effettua nell’anno corrente una ristrutturazione edilizia o un recupero residenziale.

L’agevolazione, valida fino a un massimale di 96.000 € per unità abitativa, permette di recuperare dall’IRPEF il 50% della spesa sostenuta (quindi al massimo 48.000 €).

Attenzione però: il bonus 50% riguarda solo l’abitazione principale e le spese sostenute nel 2025, mentre nel 2026 e 2027 l’agevolazione scenderà al 36%.

Per quanto riguarda invece le seconde e terze case, la detrazione dall’imposta lorda è pari al 36% già da quest’anno, per poi calare al 30% nel prossimo biennio.

Ora arriviamo al punto: quando il bonus per ristrutturare casa riguarda anche le porte interne?

La risposta è piuttosto semplice: quando la sostituzione delle porte interne rientra in una più ampia operazione di ristrutturazione edilizia, ossia quando diviene un intervento “trainato” da altre opere di manutenzione straordinaria.

Ciò significa che, sostituendo solamente le porte da interno, senza altre opere cosiddette “trainanti”, non si avrebbe accesso alle detrazioni del Bonus per Ristrutturazione 2025.

Lo sgravio sulle porte interne è dunque previsto se e solo se il loro acquisto e installazione sono compresi negli interventi classificati come “manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia”.

A scanso di equivoci, si tratta di quelle operazioni per le quali occorre un’autorizzazione comunale: CILA, SCIA o permesso di costruire.

Fissiamo infine i punti fondamentali del provvedimento:

  • Il bonus non prevede sconto in fattura o cessione del credito.
  • La detrazione fiscale viene recuperata in 10 anni (una rata di pari importo per ogni anno).
  • La spesa massima detraibile è pari a € 96.000 per unità immobiliare. Questa cifra riguarda l’intero intervento, non solo quello relativo alla sostituzione delle porte da interno.
  • Il bonus può essere richiesto da proprietari, nudi proprietari e dai titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori. Maggiori approfondimenti a questo link.

 

Bonus Edilizi decaduti o inapplicabili

Molto più complesso, se non impossibile, è far rientrare il cambio delle porte interne nell’ambito di Bonus Abbattimento Barriere Architettoniche, Sismabonus, EcoBonus e Superbonus.

Anche perché alcuni di questi sostegni statali non esistono più o sono stati accorpati.

porta-vetro-a-doppia-anta-glass-collezione-vera

Scendiamo nel merito:

  • Con il Decreto n. 212 del 29/12/2023 il legislatore ha stabilito inequivocabilmente che il Bonus Abbattimento Barriere Architettoniche non può essere applicato alle porte da interno. Al fine di evitare l’uso improprio del bonus, pari al 75% della spesa, il Governo ha chiarito con una nota che l’agevolazione si applica fino al 31 dicembre 2025 solo a specifiche opere edilizie come scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
  • Il Sismabonus e l’Ecobonus in pratica vengono accorpati al Bonus Ristrutturazioni, con le medesime modalità. Per chiarire: la messa in sicurezza antisismica o l’efficientamento energetico delle nostre abitazioni – interventi che difficilmente possono trainare anche il cambio delle porte interne –, nel 2025 usufruiranno di una detrazione del 50% per l’abitazione principale e del 36% per seconde e terze case.
  • Decade nel 2025 il famigerato Superbonus, un tempo conosciuto come Bonus 110. Secondo quanto programmato dai precedenti provvedimenti, la detrazione per il 2025 sarebbe dovuta essere del 65% e limitata praticamente ai soli condomini. La Legge di Bilancio invece chiarisce che l’agevolazione sarà destinata esclusivamente agli interventi per i quali sia stata presentata la CILA entro il 15 ottobre 2024.
  • Solamente il ripristino degli immobili situati in zone colpite da calamità (terremoti e altre catastrofi) potrà essere effettuato con l’aliquota al 110%. In questo caso è ovviamente molto semplice far rientrare anche la sostituzione di tutte le porte da interno.

 

Quali documenti servono per detrarre le porte da interno?

Vuoi far rientrare un intervento – anche la sostituzione delle porte interne – nel Bonus Ristrutturazioni? In sede di dichiarazione dei redditi o di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate sarai tenuto a presentare i seguenti documenti:

  • le fatture relative all’acquisto dei prodotti alla spesa per la manodopera, con indicazione dell’intervento di ristrutturazione generale e dei dati catastali dell’immobile;
  • le ricevute dei bonifici bancari o postali, che rechino in causale il numero e la data della relativa fattura;
  • i dati fiscali del richiedente la detrazione;
  • i dati fiscali del beneficiario del bonifico;
  • l’eventuale pratica edilizia e la notifica preliminare.

È bene ricordarsi di conservare i documenti per i 10 anni successivi all’intervento, come richiesto dalla normativa.

 

Quale I.V.A. per le porte da interno?

Le porte interne sono considerate beni significativi, e ai beni che rientrano in questa categoria è applicata l’I.V.A. composita, con parti di spesa ivate al 10% e altre al 22%.

Nel dettaglio: alla posa in opera (l’installazione) viene sempre applicata l’I.V.A. al 10%, mentre alle porte vere e proprie (la merce) si applica:

  • l’I.V.A. al 10% sulla differenza tra l’importo complessivo e il costo effettivo dei prodotti,
  • l’I.V.A. ordinaria al 22% sul valore residuo.

Serve un esempio?

Hai acquistato e installato porte interne Venus Design per un totale di 10.000 €, di cui:

  • 1.000 € per la manodopera (installazione)
  • 9.000 € per le porte.

L’I.V.A. si calcola così:

  1. Manodopera:
    • 1.000 € con I.V.A. al 10% → 100 €.
  2. Porte (beni significativi):
    • I.V.A. al 10% su 1.000 € (quota significativa) → 100 €;
    • I.V.A. al 22% sui restanti 8.000 € → 1.760 €.

Totale I.V.A.:
100 € (manodopera) + 100 € (beni significativi) + 1.760 € (residuo) = 1.960 €.

In ogni caso, prima di avviare un’opera di ristrutturazione edilizia, ti suggeriamo di confrontarti con il tuo commercialista. Oppure contatta i nostri rivenditori per una consulenza personalizzata: scopri come le porte Venus Design possono completare il tuo progetto di ristrutturazione, coniugando stile, funzionalità e convenienza.

Newsletter
Iscriviti alla nostra newsletter.

Seleziona tutti i tipi di newsletter che vuoi ricevere:

Puoi cambiare idea in qualsiasi momento cliccando sul pulsante "Disiscriviti" alla fine di ogni email.
Tratteremo le tue informazioni nel rispetto della tua privacy. Puoi leggere la privacy policy completa sul sito.

Mailchimp è la piattaforma di marketing utilizzata. Cliccando su Iscriviti, lei acconsente al trasferimento delle sue informazioni a Mailchimp.
Cliccare qui Per approfondire la privacy policy di Mailchimp.