Nel piccolo borgo di Follina, tra le colline del Prosecco, viveva un artista che utilizzava le porte come tele per le sue opere.
Francesco, detto Checco, Nardi aveva iniziato a lavorare in un lanificio del paese, per poi arruolarsi in marina. Ma il richiamo dell’arte lo riportò nella terra natia, dove iniziò a realizzare i suoi lavori, dipingendo su muri, mobili, finestre ma soprattutto porte.

Sui pannelli delle porte, Nardi esprimeva con forza e schiettezza le emozioni più intense del vivere. La disperazione, la rabbia e l’euforia vengono rappresentate su vecchi serramenti, talvolta come immagini astratte, talvolta come figure mostruose e poetiche, altre volte ancora con collage apparentemente disordinati di paccottiglie.

Sulle sue porte, infatti, Checco Nardi non si limitava a tracciare scritte e delineare figure: applicava anche fotografie, ritagli, pezzi di cappotti, vecchie bambole, sveglie rotte… elementi che si trasformavano, come la porta, da oggetti della vita quotidiana a linguaggio creativo.

E così, attraverso i suoi graffiti intensi e coinvolgenti, un oggetto semplice come una porta, che spesso passa inosservato, diventava non solo supporto per l’arte, ma opera d’arte esso stesso.
I lavori di Nardi, l’artista della Vallata, riscossero enorme successo in Italia e in tutta Europa. Le sue porte d’autore vennero esposte in numerose mostre ed eventi, da Milano a Berlino. Ma il suo più grande orgoglio fu la rassegna “Banditi dell’arte”, tenutasi presso la Halle Saint Pierre a Parigi, dove i suoi lavori erano esposti insieme a quelli dei più grandi esponenti dell’Art Brut italiana. Non solo: per la loro evocativa bellezza le sue porte furono scelte per comparire sui manifesti e sulla copertina del catalogo.

Quella di Parigi fu l’ultima esposizione di Nardi, che scomparve poco dopo, nel gennaio del 2013, a Follina.
Oggi rimangono le sue porte meravigliose, ancora visibili in alcuni dei locali più famosi del paese: porte trasfigurate in tele insolite, in narrazioni fantastiche e disperate, come era la sua arte.

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